Franco Morbidelli, nato a Roma il 4 dicembre 1994, è un pilota motociclistico italiano, campione europeo Superstock 600 nel 2013 e campione del Mondo della Moto2 nel 2017. La passione di Franco per le due ruote inizia molto presto nell’officina di famiglia a Roma, situata nel quartiere San Giovanni, dove papà Livio si destreggia tra pistoni, marmitte e bulloni; l’ambiente ideale per maturare curiosità e interesse per questo mondo: Franco sale infatti in sella alla sua prima moto alla tenera età di 9 mesi.
Il percorso di Franco ha però una svolta importante in seguito al trasloco nel Pesarese, più precisamente nel comune di Tavullia, un punto di riferimento mondiale del Motociclismo.

Franco inizia dunque a muovere lentamente i primi importanti passi nel mondo delle due ruote. Nel 2006, a soli 12 anni, ha la possibilità di firmare un contratto con il Team Pramac D’Antin di MotoGP; a guidarlo ci sono Paolo Campinoti e lo stesso Luis D’Antin, con l’obiettivo primario di consentirgli una crescita professionale, un progetto che però non porta i risultati sperati. Franco passa così attraverso la Cuna de Campeones di Valencia dove si aggiudica la possibilità di accedere al Campeonato de Espana de Velocidad, anche conosciuto come CEV. Un contesto motociclistico che richiede però ingenti risorse economiche e fuori portata per la famiglia Morbidelli; per questa ragione, all’età di 14 anni, Franco non ha la possibilità di gareggiare e mettersi in mostra per 10 lunghi mesi. Fino a quando nel 2011 debutta nel campionato europeo Superstock 600, partecipando a quattro gare in sella ad una Yamaha YZF-R6 del team Forwards Racing Jr.
Nel 2012 conclude sesto nella stessa categoria,nel 2013 La Federazione Italiana con il Team Italia, gli consente di gareggiare in Stock 600 su una Kawasaki, aggiudicandosi il titolo europeo.(CAMPIONE EUROPEO). Nella stessa stagione, Fausto Gresini gli consente di correre come pilota nella classe Moto2 del motomondiale nei Gran Premi di San Marino, Giappone e Comunità Valenciana sulla Suter MMX2 del team Gresini Racing. Nel 2014 diventa pilota titolare nel team Italtrans Racing, che gli affida una Kalex Moto2; il compagno di squadra è Julián Simón. Ottiene i primi punti iridati in Argentina e come miglior risultato un quinto posto al GP d’Aragona e termina la stagione all’11º posto con 75 punti.
Nel 2015 rimane nello stesso team, con Mika Kallio come compagno di squadra. Ottiene in questo anno il suo primo podio nel motomondiale a Indianapolis, giungendo in terza posizione. In questa stagione è costretto a saltare i Gran Premi di Gran Bretagna, San Marino, Aragona e Giappone a causa della frattura di tibia e perone della gamba destra rimediata in allenamento. Chiude la stagione al 10º posto con 90 punti.
Nel 2016 passa al team Marc VDS Racing, con compagno di squadra Álex Márquez. Morbidelli colleziona tre terzi posti (Olanda, Aragona, Giappone) e altrettanti piazzamenti in seconda posizione (Austria, Gran Bretagna, Australia), vedendosi sfuggire la prima vittoria nel motomondiale a Philip Island, beffato per soli 10 millesimi da Thomas Lüthi. Negli ultimi due appuntamenti stagionali, in Malesia e Comunità Valenciana, termina rispettivamente secondo e terzo. La seconda metà di stagione, che incomincia con l’Austria lo vede conquistare più punti di tutti gli altri piloti. A causa di una prima metà di stagione non altrettanto brillante deve accontentarsi del 4º posto finale nella classifica piloti con 213 punti.


L’anno successivo, con lo stesso team e lo stesso compagno di squadra del 2016, Morbidelli incomincia la stagione con la sua prima pole position e la sua prima vittoria in Moto2 in Qatar. Vince anche i due Gran Premi successivi in Argentina e Austin, diventando il primo pilota a vincere le prime tre gare stagionali nella classe intermedia dal 2001, quando Daijirō Katō vinse le prime quattro nell’allora classe 250cc. La quarta vittoria stagionale arriva nel quinto appuntamento dell’anno in Francia. Dopo due Gran Premi incolore in Italia e Catalogna, torna sul gradino più alto del podio in Olanda, ripetendosi nel successivo Gran Premio di Germania e dell’Austria, dopo un ottavo posto nella rocambolesca gara di Brno per poi ritornare a vincere in Aragona. In Australia e Malesia giunge terzo. Poche ore prima della partenza del Gran Premio della Malesia Lüthi, suo diretto rivale per il titolo, è costretto a dare forfait per infortunio; avendo precedentemente accumulato un vantaggio di 29 punti Morbidelli diviene quindi matematicamente campione del mondo classe Moto2 con una gara di anticipo. È il primo pilota italiano a vincere in Moto2 e riporta in Italia un titolo iridato a otto anni di distanza da quello di Valentino Rossi in MotoGP nel 2009 e a nove dal successo di Marco Simoncelli, che nel 2008 conquistò il mondiale della classe intermedia proprio a Sepang.Giunge secondo in Comunità Valenciana. Termina la stagione con 308 punti iridati. Il 2018 è l’anno del suo debutto nella massima cilindrata,restando sempre nel team Marc VDS Racing. Esordisce su una MotoGP già a novembre 2017 nei test di fine stagione, a Valencia. Il compagno di squadra è Thomas Lüthi. Ottiene come miglior risultato un ottavo posto in Australia e termina la stagione, come miglior esordiente, al 15º posto con 50 punti. In questa stagione è costretto a saltare i Gran Premi d’Olanda e Germania a causa della frattura del terzo metacarpo della mano sinistra rimediata nelle prove libere del GP d’Olanda. Nel 2019 passa al team SIC Racing alla guida di una Yamaha YZR-M1; il compagno di squadra è Fabio Quartararo.

